sabato 7 febbraio 2015

Francisco Javier Clavijero


Molti manoscritti di Callegari traggono ispirazione dal lungo lavoro di ricerca di Francisco Javier Clavijero.

Costui era uno studioso del Messico preispanico, probabilmente uno dei maggiori che la storia ricordi.

Era nato il 9 ottobre 1731 a Vera Cruz, da una famiglia ispanica benestante. Da giovanè imparò più lingue indigene. Per sua fortuna, dopo "pentimenti" come quello di Diego De Landa - il governatore che fece distruggere migliaia di testi in lingue precolombiane considerandoli "diabolici", ma poi, ravvedutosi, passò il resto della sua vita a cercare di ricostruire quello che aveva cercato di cancellare - non vi era più, anche nelle scuole cristiane, l'obbligo di evitare tutto ciò che non venisse dalla religione e dalla cultura crstiana.
Per cui, Clavijero coltivò i suoi interessi anche nel Collegio di San Jerónimo e poi a Puebla.

Diventò gesuita a Tepotzolán nel 1748, studiando poi il greco, l'ebraico e altre lingue indoeuropee; ma seguitò a studiare le più importanti lingue indigene, il nahuatl, l'otomé e il mixteco, nelle quali compose orazioni e poesie.

Dovette lasciare il Messico a seguito del movimento contro i Gesuiti e della loro espulsione, nel 1767. Scelse l'Italia, vivendo a Ferrara e poi a Bologna.
Fondò un'accademia, "Le Herarie", e basandosi su quello che aveva portato dal Messico, completò la sua Storia Antica del Messico, presa come fonte inestimabile di informazioni da vari studiosi futuri. Altra sua opera fu la Storia di California, pubblicata in collaborazione col fratello Ignacio.
Nel 1783 fu colpito da una malattia grave, e dovette abbandonare quasi tutte le attività. Morì a Bologna il 2 aprile 1787.
C'è un suo busto commemorativo nella "Rotonda de las Personas Ilustres" a Città del Messico.

Callegari anni dopo, attorno al 1931, compirà studi nel contesto del ritrovamento di manoscritti originali dell’opera del religioso presso la Biblioteca Comunale di Bologna.
In una cartella di conservazione della Biblioteca Civica veronese, intitolata nel dorso “Prof. Callegari. Varie”, si possono trovare:
- manoscritti di Guido Valeriano Callegari raccolti in un foglio che riporta in matita rossa l’indicazione “Clavijero”: esso riporta il titolo “G. V. Callegari, L’abate Francesco Saverio Clavijero, storico dell’antico Messico Veracruz 9/9/1731 - Bologna 2/4/1787” e staccato “1931”, mentre nella controcopertina si aggiunge “e la sua opera storica per il 2° centenario dalla nascita”, si tratta di alcuni folii scritti a penna spesso cancellati a matita, che riportano evidentemente minute d’impostazione d’un articolo o saggio, quattro sono fitti di appunti e cancellature, tre sono destinati all’incipit provato in modi diversi, uno all’apparato bibliografico, due sono annotazioni biografiche sull’abate e Callegari segna nel retro “Clavijero, versi spagnoli, Imitatio Christo, Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, in arma di S. Ignazio” (tra queste carte è anche un ritaglio di giornale dell’articolo “Clavijero y el heroismo” di Carlos Gonzales Peña per “Universal” del 27/9/1931 e un foglietto di appunti in matita manoscritto del Callegari ove è segnato “Humboldt, Vincenzo Cartari, Le magioni delli dei degli antichi... indiani, Padova 1626...”);
- una serie di copie di articoli da giornale ritagliati in lingua italiana o spagnola che parlano delle celebrazioni per il centenario della nascita dell’abate Clavijero;
- dal “Marzocco 21/6/1931” trafiletto di anonimo (Callegari?) che ricorda in modo succinto l’importanza dell’abate come storico del Messico antico e menziona l’uscita di un articolo di Callegari su Clavijero nel numero prossimo di Luglio di “Le vie d’Italia e dell’America Latina”, la rivista del Touring Club;
- da “El Universal 9/9/1931” trafiletto di anonimo in lingua spagnola intitolato “Commemoracion del Aniversario del Nacimento de D. Francisco Javier Clavijero”; da “Excelsior 9/9/1931” trafiletto di anonimo in spagnolo intitolato “Es hoy el segundo centenario del Ilustre Francisco Xavier Clavijero. La cerimonia en su Honor dieron principio ayer” (è corredato di ammagini di stampa);
- una lettera manoscritta del professor Giuseppe Brini della Regia Accademia delle Scienze di Bologna a Callegari dell’11/12/1930, esprime perplessità sulla partecipazione dell’Istituto ai costi finanziari delle celebrazioni in onore dell’abate Clavijero come aveva richiesto il professore veronese in una precedente lettera;
- una lettera manoscritta del professor Brini a Callegari del 30/12/1930, la Classe di Scienze Morali dell’Accademia delle Scienze di Bologna non aderirà alle celebrazioni per Clavijero in quanto manca della possibilità di contribuirvi finanziariamente;
- una lettera dattiloscritta (copia in carta carbone) della casa editrice Alpes a Callegari senza data, risponde l’Ufficio amministrativo in merito alla richiesta del professore veronese di pubblicare l’opera del Clavijero vantando contatti ufficiali col governo messicano per patrocinarla, nega la possibilità di realizzare la pubblicazione di un’opera tanto imponente da valutarsi in quattro tomi di 400 pagine circa ciascuno, quando il costo di realizzazione sarebbe coperto solo tramite la vendita di almeno 2000 copie al prezzo alto di 72 L. ciascuna, dunque determinando un’affare così rischioso che nessun Consiglio d’Amministrazione di casa editrice si permetterebbe d’avvallare in attesa di “tempi migliori”;
- un'annotazione che dice "Si recensisce il libro omonimo di Ada Marchino, edito dalla SACEN Torino nel 1935, pp. 306, in cui si racconta la provenienza della collezione bibliografica del C. I. S. A. attraverso acquisti americani e donazioni di testi storici (da von Humboldt a Clavijero), per cui il “prof. Callegari - il più illustre americanista d’Italia - ha giudicato la Biblioteca tra le più importanti d’Europa... verrà affidata alle cure del prof. Callegari... sarà pubblicata una Bibliografia Americana razionale secondo il sistema Rivet”; ma Callegari segna in matita rossa sul testo dell’articolo una grande “?”;

BIBLIOGRAFIA

Dizionario Enciclpedico Italiano, Treccani, 1957
Wikipedia, http://it.wikipedia.org/
Fondo Callegari, Bibloteca Civica di Verona (materiale non ancora catalogato).