sabato 20 settembre 2014

Il Ferrocarril Mexicano e le ingegnose opere di Maltrata


Callegari, dopo essere sbarcato a Veracruz, si serve della ferrovia per raggiungere le prime tappe del suo lungo viaggio messicano. Nella cartella C5 del Fondo della Biblioteca Civica di Verona, nella relazione all'Accademia dell'agricoltura sul viaggio messicano, troviamo questa frase:

"Il Ferrocarril Mexicano in una quindicina di ore, mi portò, per i tre gradoni enormi oroclimatici […] alla Capitale […] 423 Km., inaugurata nel 1873, è una vera meraviglia e i panorami […] dalle alture […] di Maltrata […]  d’una grandiosità e imponenza […] dovuto all’ingegneria messicana […] una delle maggiori opere del genio umano."

L'idea del Ferrocarril Mexicano, la grande ferrovia del Sud del Messico che collega Veracruz con la capitale, risale addirittura al 1774. Nel tragitto, sono comprese molte aree commercialmente interessanti: miniere, terreni agricoli, anche siti industriali di piccole dimensioni. I privati si fanno avanti con finanziamenti, come il ricco proprietario di miniere José De La Borda che finiazia il ponte di Orizaba sul Rio Blanco; comunque, la maggior parte del denaro è pubblico, e arriva in parte rilevante dal Consulado de México.

Il primo tratto, Veracruz-Paso del Macho, è completato solo nel 1865, Sei anni più tardi si gunge a Fortin, e qui inizia l'opera più imponente, che servirà per varcare i Cumbres de Maltata, alti picchi vicini alla cità di Orizaba.

La fotografia che Callegari allega è impressionante: una ferrovia che sale lungo la fiancata di un monte, con una pendenza apparentemente impossibile da superare. Siamo presumibilmente in località Paso del Diablo.

Questa ed altre opere imponenti fanno aumentare a dismisura i costi, sia di costruzione sia di mantenimento. In tutto vi sono 10 viadotti, 55 ponti di ferro, 93 ponti di legno e ben 358 sottopassi di vario genere, per una linea ferroviaria che comprende il tratto principale Veracruz-Mexico, le due diramazioni per Puebla e Pachuca, e altri piccoli tratti secondari per miniere. Il risultato è che si risparmia su infrastrutture, carrozze e materiale rotabile, e iniziano gli incidenti, mentre i soldi, dopo la rivoluzione, scarseggiano.

Il governo messicano ingaggia valenti ingegneri, come Leocadio Camacho; sotto la sua spinta le locomotive diventano elettriche, e i pericolosi carri in legno vengono sostituiti con quelli di acciaio. Ciò però non impedisce il verificarsi di incidenti impressionanti, specialmente a Maltrata.

Si decide di prendere soldi dalla nazionalizzazone delle attività petrolifere. L'incaricato principale è Ismael Reyes Retana, un ricco esponente della borghesia post-asburgica, passato dalla parte dei rivoluzionari, e in particolare di Francisco Maduro. Reyes è un ingegnere, in prima persona si è occupato delle necessarie ricerche per conto degli investitori esteri negli anni '10, e dopo aver abbandonato il Messico a seguito dell'assasinio del presidente Venustiano Carranza (1920), vi rientra, richiamato con il ruolo di direttore del Dipartimento del Petrolio, un ente federale. Il fatto che la maggior parte dei profitti vadano allo stato, però, alimenta nei suoi confronti una campagna di disinformazione, finanziata dai poteri forti statunitensi. Quando il governo messicano cede e privatizza, nel 1928, Reyes viene messo all'angolo, e nel 1930 si dimette. Questo segna la fine del flusso di denaro, e di conseguenza anche dello sviluppo del Ferrocarril Mexicano.

Inizia una fase di decadenza sempre più marcata, che si conclude con la sospensione del servizio, fino a quando, nel 1984, viene privatizzato l'intero settore ferroviario. Negli anni '90, un programma di investimenti modifica completamente il tracciato, rendendolo molto meno spettacolare (una delle prime tratte a "sparire" è appunto quella che sale sul Pico de Orizaba), ma enormemente più sicuro e adeguato ai nuovi treni. Attualmente (fonte Wikipedia) la linea è gestita dalla società provata Ferrosur.

Bibliografia


"México en el Tiempo" #26 sep/oct 1998
http://www.banderilla.gob.mx
http://www.mexicodesconocido.com.mx/
Fondo Inedito Callegari, Biblioteca Civica di Verona
Callegari G. V., La mia escursione archeologica al Messico, in "Atti e Memorie dell’Accademia di agricoltura, scienze e lettere", s. IV, vol. XXV, 1923 - pagg. 269-270

Il tracciato originale del Ferrocarril Mexicano (immagine tratta da Wikipedia)
Pagina dell'opuscolo illustrativo della società delle ferrovie
(dal sito www.mexicomaxico.org)

El Paso del Diablo, dintorni di Maltrata

Dal Fondo Callegari, ingresso dei viaggiatori alla stazione di Maltrata