lunedì 24 novembre 2014

Annuncio: arrivano i libri


Cari amici, quando abbiamo iniziato questo progetto, il nostro scopo era quello di far conoscere l'ormai quasi dimenticato Callegari, attraverso una serie di piccoli interventi "piluccati" qui e là.
Ma a forza di cercare notizie e di scorrere testi, abbiamo collezionato una quantità notevole di materiale,  e ci siamo accorti che questo rende necessaria una raccolta più completa ed organica di questa mole di dati.
Per cui, abbiamo deciso di raccogliere organicamente tutto in una serie di libri.
Grazie a Lulu, una delle più stimate case editrici online, abbiamo già pubblicato il primo volume dedicato al nostro personaggio, una sua bibliografia completa corredata di cenni blibiografici. La potete trovare qui:


Speriamo che il prezzo non sua troppo elevato. Se avremo successo, continueremo nel lavoro fino a completare una collezione di saggi.
Questo non significa la scomparsa di questo blog, o il suo "congelamento"; continueremo a pubblicare anche qui, naturalmente tempo permettendo (perché la nostra è un'attività realizzata comunque nei ritagli di tempo).
Un saluto a tutti, e a presto.

sabato 22 novembre 2014

Scienza astronomica e metempsicosi


È interessante il rapporto tra scienza e letteratura nella temperie culturale dell’Italia di fine Ottocento. Recenti studi hanno indagato sulla narrativa di sfondo scientifico, a cominciare dal suo intento divulgativo rispetto alle novità tecnologiche prima che esse avessero una consistente ricaduta nella vita quotidiana, nel contesto dell’ottimismo della Belle Époque [1] ; si è anche cercato così di utilizzare un approccio meno settor
iale per poter individuare una strada italiana alla “science fiction”, guardando ai feuilleton d’avventura come ai romanzi popolari, all’attività miscellanea dei periodici di divulgazione, alle suggestioni diffuse dalla letteratura di Verne o di Poe, intreccio di dati scientifici e visioni profetiche, di parascienza e di spericolate congetture spirituali (come la metampsichica o l’occultismo spiritistico) [2]. 
In questo contesto di ricerca incuriosisce il percorso giovanile di studi e pubblicazioni di Guido Valeriano Callegari, un intellettuale di provincia, che non fu scrittore ma provò a comporre e pubblicare brevi racconti, che dimostrò soprattutto viva passione per il mondo parascientifico fino ai limiti dell’esoterismo e continuò nel contempo ad aver fiducia nell’indagine positiva della scienza (assecondando nel suo provinciale ma non datato orizzonte lo spirito dei tempi post-positivistici, confusa ma continua tensione “oltre” la razionalità).
Una versione colorizzata de
"L'incisione su legno di Flamarrion",
un lavoro di un anonimo intagliatore
olandese che Camille Flammarion ha
recuperato e inserito in un suo libro
(tratta da Wikipedia ed. Francese)
Guido Valeriano Callegari collabora come pubblicista e recensionista sul foglio culturale d’area veneta “La Provincia di Padova” dal 1900, mentre elabora la propria tesi di laurea in geografia antica sul viaggio di Pitea di Massilia; da studente nel Dipartimento di Lettere antiche presso l’ateneo patavino ha pubblicato nel 1897 un testo di riflessione filosofica sulla morte, analizzando e confutando comparativamente le posizioni nella filosofia greca antica [3] .
Egli si inserisce propriamente nella riflessione erudita che mischia suggestioni scientifiche e letterarie, proprio nel primo articolo redatto per la rivista, recensendo un testo scientifico divulgativo apparso nella collana della “Piccola Biblioteca di Scienze Moderne”, edita dalla casa editrice torinese che ha ospitato gli scritti più importanti dello scienziato positivista e materialista Cesare Lombroso [4]. Callegari si sofferma in particolare sulla questione della metempsicosi “celeste”, teoria già degli antichi Egiziani e dei Pitagorici, espressa come “trasmigrazione astrale dell’anima terrestre verso i pianeti principali del nostro sistema solare: teoria antica rediviva, fatta gigante da accese fantasie, che ammessa la pluralità dei mondi, in questi vorrebbe collocare le anime, quando esse hanno abbandonato il loro terreno sviluppo”.
Callegari guarda con distacco “positivista”, sostanzialmente con scetticismo a queste affermazioni, ma si intuisce nelle sue parole almeno l’intrigo della curiosità: “chi può discutere seriamente una concezione sì ardita? Ammessa pure la vita, in qualche pianeta affine alla nostra, perché l’anima terrestre dovrebbe aver d’uopo di perfezionarsi materializzandosi in un altr’astro? L’idea è poetica, grandiosa, affascinante quanto mai (l’illustre Flammarion l’ha fatta sua in due splendidi romanzi siderali “Urania” e “Stella”) giacché è meraviglioso immaginare tanti milioni di anime vaganti per l’infiniti spazi interplanetari in cerca del futuro loro soggiorno!... La splendida Venere è la stella, secondo l’autore, che si presterebbe per le supposte sue condizioni d’abitabilità, al nostro primo futuro soggiorno, e l’esistenza di Marte, di Venere e di Mercurio, secondo lui sarebbe spiegata per essere i futuri soggiorni dell’anime terrestre destinate in essi a perfezionarsi: l’esistenza degli astri sarebbe subordinata all’esistenza delle anime, mi si permetta, come in un luogo di cura” [5].

[1] MOSKOWITZ S., Il futuro era già cominciato, Mondadori Milano 1990)
[2] VERSINS P., Encyclopédie de l’utopie, des voyages extraordinaires et de la science fiction, Paris 1972
A cura di G. DE TURRIS con la collaborazione di C. GALLO, Le aeronavi dei Savoia, Ed. Nord Milano 2001, pp. I - XXIII)
[3] (3. Biblioteca Civica di Verona (BCVr), Fondo Callegari (FC), B 1* manoscritti, “Pitea di Massilia. Contributo alla Storia dell’Astronomia e della Geografia”, rilegato e sottotitolato “Tesi di laurea alla Societè de Geographie de Marseille di Guido Valeriano Callegari, laureando in Lettere alla Regia Università di Padova, anno 1902”;“Della morte presso i Greci antichi”, sottotitolato “Note e appunti storico-filosofici per Guido Valeriano studente di filologia nella Regia Università di Padova”, Agosto 1897)
[4] STRAFFORELLO G., Dopo la morte, “Piccola Biblioteca di Scienze Moderne”, n. 19, Fll. Bocca, Torino, 1900)
[5] CALLEGARI G. V., Dopo la morte, “La Provincia di Padova - parte scientifica” , 27/11/1900)