Così scrive Callegari nel libro "La mia escurcsione archeologica al Messico": "L'11 Maggio ebbi l'onore d'essere invitato da l'Academia de la Historia a scoprire una lapide - donata da la casa italiana Luisi - al nostro storico insigne, Lorenzo Boturini Benaduci (1702 - 1745) di Sondrio, diligente raccoglitore di 'codici' messicani, soffrì soprusi, persecuzioni, prigione ed esilio da parte del famigerato Viceré de la Nuova Spagna, Conte di Fuenclara... m'ero già occupato primo in Italia... una bellissima festa italo-messicana con largo intervento delle autorità dei due paesi affratellati, nel discorso che tenni in spagnolo ricordai la vita avventurosa, le vicende, le virtù di questo integer vitae, scelerisque purus, esaltando i meriri... dopo di me l'illustre storico messicano Alfonso Toro pres. de l'Academia inneggiò a nostre glorie più pure e alla fratellanza fra le due nazioni... proposi che alla via abitata dal Boturini fosse dato il suo nome e qualche giorno dopo ebbi la soddisfazione che pure la sala del Museo che contiene alcune pitture e manoscritti della sua raccolta fosse battezzata col suo nome" [1].
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Lorenzo Boturini Benaducci (immagine tratta da Wikipedia) |
Lorenzo Boturini Benaducci - in realtà il suo nome era con tutta probabilità questo, o secondo altre versioni Bernarducci; inoltre doveva essere originario di Como e deceduto nel 1753 a Madrid - fu probabilmente uno storico, antiquario ed etnografo italiano che giunse nella Nuova Spagna nel 1736 e vi assemblò una vasta collezione di disegni geroglifici (particolarmente quelli di Juan de Alva Ixtlilxoctchitl, discendente dei signori di Texcoco che aveva consegnato questi documenti al creolo Corlos de Siguenza, per una visione "reale" dell'oggetto "Messico antico" e non più esclusivamente mediata dalla prospettiva "barbarica" delle descrizioni ecclesiastiche post-Conquista), mappe, manoscitti e codici nativi, copiando oltre 500 iscrizioni precolombiane e investigando sulla storia delle apparizioni della Virgen de Guadalupe. Ridimensionando i caratteri "barbarici" della visione del mondo amerinda (sulle orme del concetto cosmopolita, tollerante e illuminista di "governo universale del genere umano" elaborato da Giovanbattista Vico), fervente appassionato delle forme d'arte e della storia di quelle civiltà, devoto lui stesso al culto di Guadalupe fino a sospetti di culto sincretico col credo cattolico, proprio per questo fu imprigionato nel 1743 dal Vicerè della Nuova Spagna Pedro Cebrian y Augustin (conte di Fuenclara), accusato di essere entrato nella Nuova Spagna senza il permesso del Consiglio delle Indie e di aver diffuso senza autorizzazione reale documenti papali (per favorire le donazioni al culto della Vergine di Guadalupe), e la sua collezione fu sequestrata nell'ufficio della Segreteria del Vicerè. Ritornato a Madrid in miserabili condizioni frequentò l'appassionato collezionista d'oggetti amerindi Fernandez de Echevarria y Veitia, che gli offerse supporto finanziario perchè si riconsiderasse il suo caso davanti al Consiglio delle Indie; il Re, verificando ad indagine le sue buone intenzioni, gli restituì la collezione frutto di anni di lavoro e gli propose di ritornare nella Nuova Spagna, ma Boturini non tornò più e preferì essere ricompensato per la progettata storia generale della colonia, la "Storia dell'antico Messico" che non era ancora pubblicata al momento della morte nel 1753.
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Il terzo codice di Boturini sul calemdario Azteco (dalla sua collezione) |
Il Presidente dell'Academia mexicana de Historia Alfonso Toro è stato un illustre studioso della storia del paese di posizioni clericaliste, autore di testi famosi e celebrati come "Historia Patriae" e "La Iglesia y el Estado de Mexico" (1927) e sulla vicenda intellettuale liberale e aperta al dialogo con la Chiesa di Elias Amador, il compilatore dell'Archivio generale dello stato di Zapatecas, ricco di documenti sulle guerre civili del XIX secolo, fondatore di questa Academia e storico ufficiale del Museo nacional de Arqueologia y Etnologia fino alla morte nel 1917.
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Codex Siquenza dalla collezione Boturini |
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Cerro Tepoztlan (immagine tratta dal fondo Callegari della Biblioteca civica diVerona) |
[1] CALLEGARI G. V., La mia escursione... cit., p. 288; ID., El Historiador italiano Lorenzo Boturini Benaducci, Discorso pronunciado el 12 de Mayo 1923, en Mexico para la inauguracion de la lapide en la fachada dela casa habitada por el...; ID., Il cavaliere L. Boturini-Benaducci e la sua opera sull'Antico Messico, "Atti della Regia Accademia degli Agiati di Rovereto", s. III, vol. XII, fasc. III-IV, 1906, pp. 285-320; ACCADEMIA DEGLI AGIATI DI ROVERETO, Fondo Registro dei soci, scatola 115, n. 702.2, Lettera, Callegari a Don A. Bettanini, Segretario dell'I. R. Accademia Roveretana degli Agiati, 23/03/1906 da Padova: "lavoro ora alla biografia dell'illustre e sventuroso messicologo Cav. Lorenzo Boturini Benaducci, con materiale venuto da Parigi"; BCVR, FIC, Cartella C1, documento dattiloscritto d'invito dell'Academia Mexicana de la Historia per l'inaugurazione della lapide commemorativa nella casa di don Lorenzo Boturini-Benaducci, 9 Maggio 1923 "quien fundò el Primer Museo de antigüedades en Mexico, en 1743"; BOTURINI-Benaducci L., Idea de una Nueva Historia General de la América Septentrional, Madrid 1746 (Mexico 1871); Catálogo del Museu Indiano, Mexico 1871; BAYLE C., El caballero Boturini y la fracasada coronación de la Virgen de Guadalupe en México, "Estudios Eclesiásticos", Madrid 1923; siti consigliati:
RUSSO A., Maria Matilde Benzoni, La cultura italiana e il Messico. Storia di un'immagine da Temistitlan all'Indipendenza (1519-1821), Milano 2004, p. 333; BCVR, FIC, Cartella C3, riproduzione testo di un codice pittorico amerindo del XVI secolo, processione azteca, didascalie in tedesco "Colhuacan e gli altri principi", "Colhuacan e le otto stirpi imparentate, il cammino degli Aztechi verso Tamoanchan".
[2] CALLEGARI G. V., La mia escursione... cit., p. 289; BCVR, FIC, Cartella C1, cattedrale di Tepotzotlan e Tempio gesuitico.
[3] CALLEGARI G. V., La mia escursione... cit., p. 290; sull'esecuzione di Massimiliano d'Asburgo vedi sito
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